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Sull'Incomprensibilità di talune forme di Teatro

La pièce nasce come performance finale del convegno La Pedagogia dell’Arte, Convegno nazionale sul valore pedagogico e abilitativo dell’arte, ideato e diretto da Turi D’Anca.

L’idea del convegno nasce dalla necessità di dare una maggiore propulsione sociale e culturale al Teatro e alle arti della scena, sia per gli addetti ai lavori, sia per le persone che ne possono ricevere benefici, attraverso la pedagogia dei laboratori e la didattica degli spettacoli.

 

La rappresentazione si presenta in forma di conferenza esegetica dell’esperienza vissuta dal personaggio principale, così come avviene, per intenderci, nell’atto unico Sul danno del Tabacco di Anton ÄŒechov, o alla scimmia-uomo protagonista di Relazione per un Accademia di Franz Kafka.

Il sig. Totò Nunziato, sessantunenne sottomesso alla moglie, racconterà dei suoi tragicomici approcci alla vita e in età matura a varie forme di Teatro: dall’infanzia a Turolifi, figlio di mezzadri del barone Barrile dei Marsi, all’emigrazione in Germania e a Torino come operaio alla catena di montaggio della FIAT, la pensione e il ritorno in Sicilia, l’incontro con il Teatro Di Fuori, sino ai tentativi di entrare, per mezzo dei contatti della cognata,   in contatto con il Teatro colto, in taluni casi come possibile, quanto improbabile discente, in altri come aspirante attore.

Lo troveremo, per esempio, alle prese con le attrici del Centro di Formazione Jerzy Grotowski di Pontedera, in un rocambolesco training-colazione, alla selezione “alterate” dell’INDA come corista delle Tragedie Greche di Siracusa, raccomandato presso il maestro Pietro Carriglio e spettatore “perplesso” all’evento Zio Vania per la regia di Lev Dodin.

 

Lo spettacolo termina con uno studio–omaggio, in occasione del decennale della morte, a Domenico Modugno, con una mise in scene di uno dei suoi pezzi più divertenti e teatrali: “Io,Mammeta e Tu” con la complicità di Maurizio Monte alla fisarmonica e in diversi micro ruoli buffi. Totò Nunziato, avendo conosciuto di persona “il grande artista”  in un concerto a Monaco nel 1967, in un atto di ossequio (anche per aver così ben descritto l’origine fallace del suo matrimonio) accetta di interpretare Io, Mammeta e tu. Col passare del tempo, quello che era nato come un divertimento conclusivo è diventato uno studio sulla comicità proveniente dagli anni ’50, che ha avuto i massimi interpreti in Totò, Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi.

Poi a fine aprile, arrivò l’invito del Festival delle Arti a presentare questo pezzo all’All Casting Show, la tre giorni all'enorme Teatro Tenda di Roma, organizzato da Mediaset e da diverse case di produzione. Il risultato è che nel bel mezzo di un mercificio di cosce e raccomandazioni, improvvisamente, i selezionatori si sono fermati divertiti e scioccati... Domanda?

“ Ma voi da dove spuntate?”

Molte offerte, non ne abbiamo considerata alcuna... perché?!? .. Si accettano consigli sul futuro.

 

 

 

 

Scheda Tecnica

 

Durata: 1h 45’


Compagnia

 6 attori

 1 musicista

 1 Costumista

 Direttore luci

 

Luci

- 8   pc dal 1000 w

- 4 sagomatori da 1000 w

- 1 quarzina da 500 w

- 1 segui persone occhio di bue

-3 Dimmer: 6 canali

-Consolle: 18 canali

-Attacco Enel: 6kw

 

FONICA (ove fosse necessaria)

-6 microfoni a Clip per gli attori e 1 per la fisarmonica.

-Mixer Audio

-Spia per il musicista

-Casse Adeguate all’acustica di uno spazio aperto.

 

Spazio: Può essere visto a 360°, da qualsiasi prospettiva ottica.

 

Oggetti di scena: due lenzuola, un telo, una tenda ricamata trasparente, una bacinella, un rasoio, schiuma da barba, corde, due tavoli, una pistola e sei sedie (quest’ultime, a preferenza ,da scegliere sul posto).

 

Montaggio 6h.

Smontaggio 2h.

 

 

 

Io, Mammeta e Tu (performance da 30 minuti)

Montaggio 4 h.

Smontaggio 1,30h.

Sull'Incomprensibilità di talune forme di Teatro
Totò Nunziato.JPG
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