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DIALET-TU CU SI?

"Dialet-Tu cu si?altri non è che uno studio antropologico, sociale, degli usi e costumi, tramite l'analisi, l'interpretazione della lingua e della storia siciliana. L'incontro con i dialetti siciliani e i gesti, le parole, i silenzi nell'enorme sintesi degli archetipi della lingua e della semantica della comunicazione odierna. È altrettanto vitale il trasferimento di alcune pratiche artigiane/artistiche che, al di là delle anamnesi maieutiche sullo stato di creatività dato dalla necessità, oggi, quanto mai in precedenza, stanno riconquistando il valore di un prodotto d’eccellenza artigianale all'interno del mercato mondiale. Significativa è l’esperienza di due ragazzi olandesi che dopo aver partecipato al laboratorio Intrizzu e Conzu, attivato all'interno della prima edizione del Festival Terra e Memoria (Resuttano, CL - 2004), hanno aperto a Rotterdam una bottega di ceste e sedie realizzate con procedimenti artigianali consolidandosi come fornitori di una moltitudine di negozi vintage in mezza Europa… maestro/docente ‘u seggiaru di Resuttano, lo zio Pasquale Fucà.

 

Il progetto è dunque un insieme di Atelier, Seminari ed Escursioni nei luoghi fisici e "sensibili" del territorio e della popolazione siciliana che vede coinvolti discenti esterni, in un percorso di trasferimento del dialetto e dell'espressività e di competenze nell’aria artistica narrativa, attraverso le figure dell'opera dialettale siciliana; nonché sul piano di competenze produttive manuali.

La riscoperta della mappa demoetnoantropologica, consistente di luoghi da esplorare, tradizioni, capacità artigianali e produzioni Doc. Appare evidente l'importanza del contributo esperienziale ed etico degli anziani che, soprattutto nelle realtà contadine, sono elevati al ruolo di "saggi" con la delega, da parte della comunità, di trasferimento delle virtù e delle tradizioni, su cui si fonda il progresso e il sano benessere di ogni società.

Obbiettivi

  • Primo fra tutti mettere a confronto passato e presente, affinché le nuove generazioni possano conoscere e portare avanti la memoria della propria terra;

  • Far ritrovare ai giovani l’amore per le cose semplici, i valori che un tempo andavano sempre al primo posto, quali la famiglia, gli amici e il rispetto per se stessi e per gli altri, che troppo spesso oggi vengono surclassati da cose futili come l’apparire e il seguire le mode con tutto ciò che ne consegue;

  • Riscoprire il piacere di “guadagnarsi il pane”, di “raccogliere i frutti del proprio lavoro” e d’imparare le arti che hanno “mantenuto” in vita milioni di famiglie in tempi di fame;

  • Ritrovare le proprie origini, gli usi e i costumi dell’epoca passata, il linguaggio perduto e il significato delle tradizioni, così come i sapori e i prodotti tipici che da sempre hanno caratterizzato la nostra isola;

  • Prevenire Fenomeni quali l’Emigrazione, la Depressione collettiva e individuale, nonché l’Isolamento sociale e l’Emarginazione giovanile.

  • Consentire la divulgazione di valori all’interno del processo formativo delle nuove generazioni;

  • Restituire agli anziani la loro funzione pedagogica di “saggi”;

  • Una collaborazione progettuale, che possa portare anche un rinnovamento d’energie e speranze, sulla reale vivibilità dei luoghi che ci appartengono, in cui tutti vorrebbero vivere, con serenità e voglia di costruire;

 

Programma

  • Innanzitutto l’Incontro con gli anziani… Generazioni presenti e passate che si mettono a confronto presentando i loro differenti valori e raccontando le proprie storie;

  • Trasmissione di esperienze delle diverse generazioni, il che implica lo studio di differenti arti del passato quali: maglia, vimini, piante alimurgiche, cucina (piatti tipici e gastronomia locale) etc;

  • L’arte d’arrangiarsi con quello che c’è: il valore della necessità;

  • Studio del dialetto, della conoscenza dei termini, dei proverbi etc;

  • Il Cantastorie: studio dei canti e dei racconti popolari della tradizione orale;

  • Escursioni istruttive nei luoghi della memoria;

  • Impara l’arte e mettila da parte: produzioni artistiche ed artigianali della tradizione popolare

  • Tradizioni popolari: usi e costumi dell’epoca;

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Direttore Artistico: Turi D'Anca

Organizzazione: 324 6666194 

Teatro delle Radici 0923 472300

Mail: tdfricerca@gmail.com  - tdfteatrodelleradici@gmail.com

Pec: teatrodifuori@pec.it

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Sedi Operative:

  • Teatro delle Radici Palazzo Carrubo (fondato in seguito ad un protocollo d'intesa con ASPTrapani)– Cittadella della Salute, Viale della Provincia N. 2 Erice, Casa Santa,(TP)

  • Casale Storico rurale, Contrada Scacciaferro – tra Alimena e Gangi (PA) -

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