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Qualcosa Accadrà: la trilogia degli avvenimenti fortuiti.

 

I tre allestimenti di questa trilogia sono legati da vicende drammaturgiche, da connotazioni storiche e dall'autore, il premio Nobel Heinrich Böll. Le tre storie sono incluse ne i Racconti umoristici e satirici, punto di partenza della ricerca d'allestimento quanto della riscrittura scenica e del riadattamento storico – geografico. Come per la maggior parte delle creazioni artistiche della Compagnia, lo spettacolo è stata concepito all'interno di un progetto formativo e sociale. In questo caso col MIUR per prevenire la dispersione scolastica attraverso l’attività teatrale. Svolgimento, in sintesi, dargli motivazioni e disciplina attraverso il teatro... cioè trasformarli in una preparata e consapevole Compagnia teatrale. I risultati sono visibili in video, considerando che i partecipanti, sono stati veramente selezionati per la loro, più o meno manifesta, diversità e disinteresse verso la qualità dei voti. I risultati umani e artistici sono stati molto al di sopra di qualsiasi previsione, lo spettacolo ha avuto un evoluzione sbalorditiva e il patrimonio artistico emerso dalla ricerca ha un valore filologico oggettivamente molto alto, anche grazie alle interviste, alla memoria, al linguaggio degli anziani di Enna e Barrafranca e dei costumi originali risalenti alle epoche dell'ambientazione scenica. Tenendo il racconto L'uomo che ride come monologo introduttivo nella realtà quotidiana, con gli allievi-attori, abbiamo spostato gli altri due racconti nella Sicilia che va dagli anni '50 a metà degli anni '60, in pieno boom economico. Lo studio è stato incentrato sugli aspetti antropologici e sociali, attraverso lo studio della lingua, del linguaggio corporeo e dei riti collettivi. Nell'allestimento di Qualcosa Accadrà c'è lo spirito malinconico della sicilianità, atavico e racchiuso, nella memoria di questo popolo, come lo descriveva Leonardo Sciascia ma anche l'aspetto tragicomico delle reazioni dei protagonisti ostili agli eventi cadenzati da un apparente destino.

 

I tre racconti: cronaca degli avvenimenti “accaduti”.

 

Premessa... non dimenticare mai che Heinrich Böll è l'autore, tra gli altri, di due straordinari libri: Opinioni di un clown e di Foto di gruppo con signora. Nella raccolta di racconti brevi, stampati la prima volta nel 1964, lo scrittore della memoria e della coscienza del popolo tedesco per la responsabilità di aver sostenuto il nazismo, qui da vita a racconti che analizzano l'umanità nel suo aspetto più vasto, dando molto più spazio alle persone, all'accadimento inaspettato. I racconti sono scritti benissimo e sono, una prova di maestria di come tragedia e commedia possano essere tenuti assieme dalla potenza della letteratura.

Noi li abbiamo riletti così:

 

  • L'uomo che ride Il Signor Eugenio Falisi è un ospite anziano speciale, è un famosissimo caratterista e doppiatore di risate. Era quello che nei film o negli spettacoli veniva chiamato per fare le risate. Non era un comico, faceva ridere, perché la sua risata era contagiosa, a tal punto che grandi attori, quando erano insicuri del risultato delle loro nuove commedie, lo ingaggiavano tra il pubblico. Di sé lui dice: “Non sono un attore sono uno che fa ridere, cioè mi metto a ridere e tutti ridono. Faccio le risate di tutti i tempi, dei secoli; se vuole le faccio una risata del ‘700 di un signore grasso; rido come un imperatore romano o come un sensibile giovinetto candidato agli esami di maturità, il riso del XVII secolo mi è così familiare come quello del XIX e – se il caso lo richiedesse – rido tutti i secoli, tutte le classi sociali, tutte le età, ma non sono un attore.”  Il suo dramma, se così si può definire, è che a causa del lavoro, nella sua vita è serissimo. Durante il racconto, gioca con il pubblico, che è invitato a scoprire a chi appartengono queste risate. Dopo una breve presentazione dell'autore tedesco e dell'ambientazione del testo, si alza e se ne va per lasciare spazio al primo allestimento scenico. Tornerà a presentare il secondo.

     

  • La pecora nera Ogni famiglia ha una pecora nera... altrimenti che famiglia è?!? Sicilia, Barrafranca 1955, siamo a casa dell'Avvocato Michele Oddo, apprezzato cittadino, affermato legale specializzato in lasciti di proprietà, consigliere comunale DC, impegnato nel mondo cattolico con la moglie, Mariacatena Bevilacqua. Hanno una vita abbastanza normale e rispettabile, votata al consolidamento della loro posizione sociale attraverso le giuste frequentazioni, tipo il pittoresco e bulimico Sindaco Peppino Tambe' e signora. Curano molto gli aspetti economici, vedi le eredità parentali, in particolar modo quello delle due sorellastre zitelle di Mariacatena, Bora e Ciccina, quelle che vanno a messa ogni giorno... Ppi sparlari!

    A completare la loro vita, l'unico figlio diciasettenne, Truidduzzu. Futuro erede futuro dello studio di papà, studia con malavoglia, ama le letture scientifiche, le lotterie e da grande vorrebbe vivere come l'adorato zio, Salvatore Oddo detto (noto come) Truiddu 'Ungigneri. E qui c'è la prima nota dolente in questo quadretto pubblico. L'ingegnere Salvatore Oddo lo è (o sarebbe ancora) in effetti, lavorò anche al catasto comunale, per qualche tempo. dopo la laurea grazie alla raccomandazione di un politico e di uno zio Monsignore. Poi si licenzia e da una decina di anni... si dedica a progetti impossibili e improbabili, anche in considerazione del suo scarso impegno concreto e della facilità con cui riesce a farsi abbindolare. È una persona brillante, preparato su tutti gli argomenti, molto affabile con le donne ed adorato dai bambini. L'ospite ideale... se non fosse, che sistematicamente, anche quando non te l'aspetti più, prima che si concluda, la cena, una festa o un evento... egli pronuncerà la famosa frase: “Avresti/e dei soldi da prestarmi per questo favoloso affare. Qualsiasi cifra va bene... sento che questa volta è un buon investimento. Ti/vi prometto che te/ve li restituirò non appena avrò finito tutto.” Quella che apre la scena, è l'ultima volta in cui accade. Poi gli eventi... passeranno dalla sfortuna alla fortuna, giusto un attimo per ribadire, nella prosecuzione che il destino, quando vuole, ha uno straordinario senso dell'umorismo.

     

  • Qualcosa Accadrà … Sicuramente qualcosa accadrà. È la battuta rivelatrice dello spettacolo, del racconto e della vita focalizzata in questa versione. Il cavaliere della Repubblica per il lavoro, Gaetano Vinciguerra, formatosi al nord nell'immediato dopoguerra, ha attivato da un decennio ad Enna una prolifica filiera di conserve che vanno dagli ortaggi, alla frutta e sta per espandersi anche con il pesce. I risultati sono eccezionali su scala nazionale ed oltre oceano, quanto inconsueti per una ditta del Sud. Il Cavaliere ha studiato a Torino e nel mentre faceva par-time alla catena di montaggio, la sua mentalità è nordica, efficiente. È ossessionato dalla produttività e dalle riunioni dei quadri dirigenziali. È tormentato dall'idea che avvenimenti imprevisti possano scombussolare la sua vita. Non riesce a smettere di organizzare, nei minimi dettagli, le sue giornate e quelle di chi lo circonda, cominciando dalla moglie, Maria Sabrina Di Dio a cui non manca nulla, ma che “vive” con l'aiuto di abbondanti dosi di psicofarmaci. I più stretti collaboratori del Vinciguerra sono delle macchine di efficienza multipla. La sua segretaria, Rosa Gabrielli, è esperta di marketing internazionale, una delle prime donne ad aver preso una laurea sperimentale in psicologia a Padova e una in Scienze del Commercio a Milano. È una persona molto precisa e rigida sul lavoro, si occupa anche della selezione del personale. Ha sposato un paralitico, ha quattro figli, è cintura nera di karate, ogni sabato canta pezzi folk in un locale di tendenza catanese e tiene la domenica un corso di sopravvivenza. L'altro pilastro de “La Conserva”, così si chiama il marchio Vinciguerra. È a capo dell'ufficio promozioni e dell'ufficio tecnico per lo sviluppo. Laureato in architettura e ingegneria idraulica si diletta a... Ideare condotti fluviali e incanalamento delle acque, restauro, maglia ad uncinetto e anagrammi da spedire ai giornali specializzati. Fa tutte queste cose, nella stessa giornata. Questo meccanismo, quasi perfetto, s'incastra per caso a causa di una non risposta di un neo assunto, Giacomo Prezzavento. Addetto a rispondere al telefono della segreteria generale e alla battitura a macchina dei contenuti delle telefonate è un uomo che si ritrova a lavorare perché... “Non si vive di sola filosofia”. Poeta nell'animo, filosofare è quello che farebbe tutto il giorno, sulla comoda poltrona di casa (di cui non paga l'affitto da tre mesi). Gli eventi, come nel caso dell'altro racconto, attraverso una galleria di personaggi caratteristici dell'umanità che s'incrocia con le vicende... Impreviste... de “La Conserva”, ristruttureranno la vita dei protagonisti.

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La Compagnia con Heinrich Böll

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Nell'estate del primo anno della nascita della Compagnia Teatro Di Fuori (1997) fummo invitati ad un festival nazionale di Teatro Ragazzi e a presentare un nostro secondo lavoro al Festival Internazionale Teatro da Quattro Soldi di Certaldo, una delle più importanti manifestazioni di Teatro di Strada dell'epoca. L'anno prima avevamo ricevuto una segnalazione di merito e lo spostamento per una seconda serata nella piazza principale del l'antico Borgo Medievale riservata alle star del Festival. Li di fatto, con Maurizio Monte, decidemmo di formarci una Compagnia nostra. Quindi, per queste nuove occasioni, prendemmo molto sul serio la scelta di testi da mettere in scena, considerando che erano rivolti a ragazzi e da allestire in strada per un pubblico mobile, quello di Certaldo, che contemporaneamente poteva vedere almeno altre dieci performance. Teatro ragazzi... a parte le favole, i testi, le storie per o riadattate appositamente per un pubblico, considerandolo solo infantile, non ci interessavano. Rimaneva comunque il problema della platea in movimento... se avessimo scelto due testi differenti avremmo dovuto lavorarci il doppio, non avevamo che 2 mesi e tanti altri impegni. Passammo ai libri, alla narrativa e agli autori... Ai consigli ai maestri e vennero fuori i Racconti umoristici e satirici.

Avevamo già inquadrato come fonte di ispirazione Heinrich Böll, la straordinaria storia di Opinioni di un clown è uno studio di recitazione, tuttora interessantissimo.

Ci chiedemmo, dopo averlo letto con cura, perché il Teatro... non attingesse a piene mani in quella miniera. Essendo Maurizio fresco di corsi e percorsi sulla costruzione di marionette e burattini ed io da un Laboratorio teatrale sulle tecniche tradizionali (L’Opera dei pupi e il cuntu) condotto da Mimmo e Nino Cuticchio, nel loro meraviglioso mondo di Via Bara dell'Olivella a Palermo... decidemmo di allestire il racconto più... semplice, apparentemente, Il destino di una tazza senza manico. È la storia di un nucleo familiare tedesco, narrata da una tazza da latte, la coppia si conosce in Italia a cavallo della seconda mondiale e la storia arriva sino agli inizi dei '60. Tutto è visto attraverso gli occhi degli oggetti. Inizia così il viaggio con Böll... E sono sempre occasioni particolari:

 

  • 2001 Buon Natale ?!? Follie sotto l’abete- dal racconto Tutti i giorni Natale di Heinrich Böll. I° Studio di Performance interattiva: un atto unico di 5h senza interruzione, in 24 scene, con 19 attori. Eventi: Conclusione laboratorio“Specchio della Personalità” e Rassegna ‘Dipingi la Pace’ presso l’anfiteatro di Villafrati (PA). Spazio: L’intera area della piscina con giochi d’acqua (oltre 600 mq.) del Nuovo Dipartimento di Biologia dell’ Università di Palermo. Produzione e Patrocinio: Ass.to BB.CC.AA. e PI. Regione Siciliana, Università di Palermo, OP. Universitaria di Pa, Coop. Universitaria Agorà e TDF.

     

  • 2006 Qualcosa Accadrà. La trilogia degli eventi. - dai racconti satirici di Heinrich Böll - di Turi D’Anca. A conclusione dell’esperienza residenziale con 18 dei 30 allievi dell’I.P.S.I.A. e dell’ I.P.S.S.A.R. di ENNA, partecipanti al Laboratorio La Fabbrica della Conoscenza - Progetto PON contro la dispersione scolastica “RE-Attori” - ideazione Teatro Di Fuori. Laboratori condotti da Turi D’Anca e Roberta Barraja. Costumi: Roberta Barraja. - Spazi: Allestimento integrale Oasi Francescana- Ex mensa dei poveri - Pergusa (EN) Promosso da: Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca - Commissione Europea - Direzione Generale per gli Affari Internazionali dell’Istruzione Scolastica -

     

  • 2016 A Sud di Böll Studio su sette racconti... forse accaduti anche al Sud. MIMESI- OTTO WORKSHOP performance finale delle studio del percorso Laboratori e Atelier di Formazione Spazi: Centro Polivalente, Auditorium e Covo degli Artisti di Campobello di Licata (AG) +Produzione: Ass. Helios Artisti Associati, TDF, Comune di Campobello di Licata

     

  • 2018 B & B Sicily Performance interattive ispirate al racconto “Il destino di una tazza senza manico” di Heinrich Böll e ai racconti “La storia di Pronto Soccorso e Beauty Case” “I quattro veli di Kulala” di Stefano Benni riadattati teatralmente in Sicilia in varie epoche da Turi D'Anca. Performance finale all’interno del Programma Operativo Nazionale condotto da Turi D’Anca, rivolto a 55 allievi (dai 7 ai 10 anni) dell'istituto Comprensivo "Gesualdo Nosengo" Petrosino. Spazio: Auditorium della sede centrale. Produzione: Promosso dal Ministero dell’istruzione dell’Università e della Ricerca - Commissione Europea – Regione Sicilia

     

  • 2018 Il caso di una tazza senza manico ispirato al racconto “Il destino di una tazza senza manico” di Heinrich Böll. Performance finale del primo modulo del Laboratorio "Officina Coscienza" progetto di inclusione e riAbilitazione in collaborazione con l'ASP di Trapani e il Dipartimento di Salute Mentale. Evento: Prima nazionale, debutto 29 novembre. Spazio: Teatro delle Radici, Cittadella della Salute – Casa Santa (Erice). Produzione: ASP Trapani e Compagnia Teatro Di Fuori

 

 

 

"Vivo realmente del mio riso e vivo bene perché il mio riso, per esprimersi commercialmente, è richiesto. Rido bene, ho imparato a ridere, nessun altro ride come me, nessuno conosce come me le sfumature di quest'arte."

 

 (Heinrich Böll, Racconti umoristici e satirici, Bompiani, 2007)

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Conducer Trainer: Thérèse Pecora e Turi D'Anca.

Direttore di scena: Pino Raccuglia.

Assistenti alla regia: Clementina Messina e Ciccio Mangione.

Allestimento, testi e regia:  Turi D'Anca

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Video originali: Thérèse Pecora e Clementina Messina.

Foto originali: Roberta Barraja e Compagnia Teatro Di Fuori.

Montaggi Video: Clementina Messina e Thérèse Pecora.

Grafica Foto: Ciccio Mangione, Turi D'Anca con Alessandro Messina.

Elaborazione Testi: Turi D'Anca

con l'assistenza di Francesca Madonia, Stefano Mazzola e Giammarco Ferro.

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