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RIVELAZIONI

Percorsi Propedeutici all'Arte Terapia: dall'Arte Terapia al Teatro dell'Oppresso.

Rivolto ad operatori degli ambiti socio-sanitari. Un percorso sperimentale di Riabilitazione Teatrale, mirato a contrastare e prevenire il rischio di emarginazione nei confronti dei soggetti con diversabilità e disagio psicofisico.

Il corso dà un Excursus sulle differenti forme di disagio  presenti nella società e nei singoli individui, congiuntamente all'introduzione dei vari metodi di riabilitazione e formazione pedagogica/artistica sperimentati e adottati dagli inizi del '900.

 

Nella vita quotidiana la nostra attenzione è sempre - o quasi- su altre persone o altre cose. Sul “palco” noi portiamo l’attenzione su noi stessi…Nel quotidiano noi siamo il centro dei nostri universi, guardiamo fatti e persone attraverso una prospettiva unica, la nostra.  Sulla scena, continuiamo a vedere il mondo come lo abbiamo sempre visto, ma al tempo stesso lo vediamo come lo vedono gli altri… Il teatro è una terapia nella quale si entra corpo e anima, soma e psiche.  (Augusto Boal)

 

Nel percorso che proponiamo, una tappa necessaria è costituita dalla creazione di un cerchio simbolico all'interno del quale non esistano “ruoli predefiniti”: non ci sono malati... educatori... psicologi... strutture, c’è un’atmosfera densa di memoria e immaginazione mentale e corporea. Riteniamo sia necessaria per gli operatori sociali, una formazione atta ad acuire l’ascolto e la conoscenza di tutti i “sensi”, che consciamente o inconsciamente una persona utilizza per comunicare il suo mondo interno. Alcuni degli esercizi che proponiamo sono una messa a fuoco di gesti quotidiani della nostra esistenza che, attraverso la lente d’ingrandimento del teatro, svelano le nostre emozioni. Molti educatori ed operatori sociali, nella difficoltà di gestire il concetto “diverso” di libertà, limitato in alcuni casi dalle strutture e anche dalla società, si rinchiudono nel ruolo di Rimproveratori Sociali: “Questo non si fa... questo non si tocca... questo non si dice” etc…
Il teatro permette di creare un incontro, dove sono importanti i “perché”, dove non ci si assume responsabilità da soli, ma con un gruppo nato e cresciuto tra persone, che tolgono la maschera e proteggono i propri eventuali spogliamenti. Nel lavoro con gli attori o con gli allievi, il miglior modo per far acquisire le emozioni è far rivivere loro difficoltà e gioia, handicap e funambolismi, in gruppo e/o su se stessi, con la coscienza che tutti sono impegnati sullo stesso livello energetico. 

Obiettivi:

  • Conoscere le possibilità che la nostra creatività e la nostra preparazione può dare a chi vive costantemente, in uno stato di disagio, quale esso sia: sociale, fisico, psichico etc.

  • Imparare come creare un gruppo attivo e positivo all'interno di dinamiche oppressive rinnovando e scoprendo l'energia luminosa

  • Imparare a condurre interventi con differenti gruppi

  • Apprendere le tecniche del Teatro dell’Oppresso e della Pedagogia Sociale

 

Programma:

  • Storie e tecniche dei teatri pedagogici

  • Sociologia generale con particolare attenzione all’ambito comportamentale

  • Arte terapia

  • Drammaterapia

  • Teatro dell’Oppresso

  • Teatro Forum

  • Teatro invisibile

  • Teatro immagine

  • Training singolo e collettivo

  • Conduzione di gruppo

 

Periodo di svolgimento: 3 mesi (attivazione con almeno 10 iscritti)

Durata: 36 ore: 12 incontri, 3h ciascuno, una volta la settimana

Orario indicativo: pomeridiano - serale

Fasce d’età: Dai 18 ai 60 anni

(Consigliato ad insegnanti, educatori e ad operatori sociali)

 

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