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Di un Pinocchio

L’inizio dello studio sul Pinocchio è partito da alcuni fattori basilari:

 

  1. Dentro al Laboratorio, tra i pazienti, vi sono un Pinocchio e un Lucignolo (le loro biografie s’incrociano con la nota storia);

  2. Generalmente, nessuno da fiducia o crede più di tanto a un diversabile, a un down o a un paziente psichiatrico (che parola!);

  3. La circuizione e la manipolazione sono elementi costanti nell’esistenza degl’indifesi;

  4. L’approdo alla felicità dei succitati, passa sempre attraverso una persona dal grande cuore e a delle “guide” di grande levatura morale, non necessariamente accondiscendenti, con una luminosa finalità da indicare al soggetto protetto.

 

Il racconto di Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini) contiene in sé tutte le tracce d’osservazione del corpo sociale, le dinamiche negative e i rischi che corrono i semplici e i disadattati, ma con una proiezione positiva segnata da una profonda morale pedagogica, con una serena introduzione della metafisica del bene.

Nel 1881, sul numero iniziale del "Giornale per i bambini" (pioniere dei periodici italiani per ragazzi), uscì la prima puntata de Le avventure di Pinocchio, con il titolo Storia di un burattino.

A distanza di 126 anni, l’attualità dei temi nel nostro quotidiano è affiorata senza particolari adattamenti, è bastato approfondire la realtà... il titolo Di Un Pinocchio è opportuno, visto che ne esistono tanti quanti sono i bugiardi in buona fede. Tuttavia i contesti e i personaggi a cui va incontro un Pinocchio, sono mutate non perdendo le radici:

 

  • Quanti grilli parlanti attorno a noi cercano di responsabilizzarci?

  • Il gatto e la volpe...assicuratori, truffatori d’anziani, adescatori degli infanti, politici manipolatori etc;

  • Che quantità di Paesi dei Balocchi...discoteche, rave, coca party etc;

  • Il CIRCO ...o i Circhi...per esempio i reality show.

 

Così inizia la nostra opera..

 

“..(Nel silenzio si ode un motivo fischiettato... da dietro una porta laterale, illuminata di giallo-ocra, entrano in scena Narratore e Musico. Fischiando all’unisono, il Musico va a sedersi a centro scena su una sedia posta di profilo, il Narratore prosegue il suo cammino sino al fondo laterale destro.

Attenuata la musica, da dietro i pilastri posti sul fondale, entrano due gruppi, per sistemarsi in riga, ognuno di fronte all’altro, ai due lati estremi della scena. Cominciano a percorrere, avanti e indietro, tutto il percorso, ciascuno declamando in ordine le lettere dell’alfabeto, frapponendo, tra l’una e l’altra, parole scelte da ognuno con l’iniziale corrispondente...

Ne deriva una sorta di vocalizzo...)

 

A... A... A... A...      Aereo... Aquila... Albero...  (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

B... B... B... B...       Bilanciere... Bilanciere...    (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

C...C... C... C...        Cane... Cane... Cane...        (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

D... D... D... D...       Dado... Dado...                  (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

 

(Il Narratore si è inserito ad occhi chiusi  tra la corrente dei corpi e del suono)

 

E... E... E... E...        Erba... Erba...                     (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

F... F... F... F...         Falco... Falco...                  (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

G... G... G... G...       Gatto... Gatto...                  (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

H... H... H... H...       Hotel... Hotel...                  (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

I... I... I... I... I...        Imbuto... Imbuto...             (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

L... L... L... L...         Ladro... Legno...                 (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

M... M... M...            Mamma... Mamma...          (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

N... N... N...              Nonno... Nonno...               (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

O... O... O...             Orso... Orso...                      (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

P... P... P... P...         Pietra... Pietra...                   (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

Q... Q... Q...             Quadro... Quadro...              (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

R... R... R... R...        Rosa... Rosa...                     (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

S... S... S... S...         Sole... Sole...                        (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

T... T... T... T...         Trottola... Trottola...           (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

U... U... U...              Uccello... Uccello...             (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

V... V... V...              Vela... Vela...                      (sino a che qualcuno non pronuncia la...)

Z... Z... Z... Z...         Zanzara... Zanzara...                                                                                        

 

(Il Narratore arrivando al centro scena apre le braccia per fermare il flusso silenzioso a meta scena, nell’altra ad uno ad uno, gli attori vanno a prendere posizione per impersonare e declamare ognuno la lettera che comporrà la scritta “Di Un Pinocchio”...)

 

D  (Pino e Barbara)

I    (Salvatore)

U  (Andrea e Sara)

N  (Laura)

P (Pietro)

I  (Danilo)

N (Lino)

O (Frank e Giovanni)

C (Natale)

C (Mary)

H (Nino e Mario)

I  (Pino L.)

O (Concetta e Vittoria)

 

(In coro) “Di Un Pinocchio”!

(Parte il motivo con la fisarmonica, la “scritta vivente” danza sul posto... lentamente la musica sciama e il Narratore al centro inizia la presentazione...)

 

Narratore: “Di Un Pinocchio” è la storia di un burattino, un Pinocchio di oggi. Questo è solo uno studio sulla storia di Pinocchio, riportata ai giorni nostri... Il gruppo “Officina Coscienza” si è interrogato su questa storia, sui suoi personaggi, sui sentimenti, sulla filosofia, sul gioco del Pinocchio.

Sui Pinocchi che possiamo incontrare per strada, un po’ discoli, un po’ bugiardi... un po’ troppo?!...

Beh! A volte appare l’unico modo per inserirsi, altre per farsi accettare, qualche volta per difendersi nella propria diversità...

Sono pieni di tante domande che la corsa degli eventi gli fornisce... gli amici, i dottori, i grilli parlanti, le fate, i furboni, gli ingannatori,  i pessimisti... Chissà com’è questo Pinocchio moderno, questi personaggi che oggi possono popolare la nostra società? E’ una storia che non ha tempo, lo abbiamo scoperto... perché il Gatto e la Volpe esistono, come pure Lucignolo e, per fortuna, esistono anche le Fatine... i Geppetti... ma, soprattutto, esiste Pinocchio!

Prego, Signori!..“

 

Interpreti straordinari... Artisti folli artisti

E qui bisogna precisare perché con sicurezza trattasi di un eccezionale incontro di artisti...che genera l’Evento.

Il gruppo Officina Coscienza, con il tempo, ha acquisito una forza espressiva tale da catalizzare l’attenzione di tutte le fasce di età e provenienza sociale, la scarsa consistenza di sovrastrutture radicali, ha permesso ad ognuno di loro di svolgere una ricerca della propria personalità partendo dalle fondamenta, come i bambini… tuttavia, essendo coscienti di essere adulti e del percorso di sofferenza che la loro diversità ha generato nelle loro vita.

Alle medesime ragioni sono da attribuire le loro straordinaria capacità interpretative e di immedesimazione in abito teatrale… in qualsiasi altra regione sarebbero un “caso” artistico.

Da tutto ciò, si è generata una sorta di naturale combinazione con gli artisti che si sono integrati al progetto creativo: le musiche originali e coinvolgenti composte ed eseguite dal vivo dal maestro Maurizio Monte (da pensarsi con un’aggiunta d’archi), la direzione tecnica di Claudio Pirandello e le mirabolanti luci di Alessandro Arena.

Sulla presenza del maestro Arena (cerca su internet), light designer tra i più richiesti al mondo, le cui luci sono reclamate per la valorizzazione dei più importanti plessi architettonici del globo...c’è da dire che essendo inestimabile il suo operato, probabilmente è un’altra misura per valutare la ricchezza del gruppo Officina Coscienza.                                                      

 

 

 

 

 

 

Scheda Tecnica

 

Compagnia

16 attori

 4 musicisti

 3 Tecnici luci

 1 Tecnico audio

2 macchinisti

 

Luci

-20   pc dal 1000 w

-8 sagomatori da 1000 w

-12 par da 1000 w

- 16  teste mobili mac 600 (wash)

-48 Dimmer: 6 canali

-Consolle: spark 4 d

-Attacco Enel: 100 kw

 

FONICA

-Microfoni da Palco

-Mixer Audio

-Casse Adeguate all’acustica di uno spazio aperto.

 

 

Montaggio 12 h.

Smontaggio 4h.

 

Durata: Due serate da  1h 50’  ciascuna.

Scritta PINOCCHIO
Non aprire gli occhi
Lucignolo in barella
La sentenza dei dottori
La medicina no!!
Turi D'Anca e gruppo allo Spasimo
locandina pinocchio - Copia
Treno dei Balocchi
Terremoto!
Lucignolo tentatore
Mangiafuoco e burattini
Portiamolo via!
Reality GLI SFATTI
Ritorno delle Fate
Salto
Abbracci
Alfabeto
Apparizione Fate
Dopo lo spasimo
Grazie!
Grilli
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Direttore Artistico: Turi D'Anca

Organizzazione: 324 6666194 

Teatro delle Radici 0923 472300

Mail: tdfricerca@gmail.com  - tdfteatrodelleradici@gmail.com

Pec: teatrodifuori@pec.it

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Logo Teatro delle radici Compagnia.jpg

Sedi Operative:

  • Teatro delle Radici Palazzo Carrubo (fondato in seguito ad un protocollo d'intesa con ASPTrapani)– Cittadella della Salute, Viale della Provincia N. 2 Erice, Casa Santa,(TP)

  • Casale Storico rurale, Contrada Scacciaferro – tra Alimena e Gangi (PA) -

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