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Teatro Delle Radici

Dall'inizio. Le premesse comunicate alla stampa qualche settimana dopo aver siglato ufficialmente una convenzione d'intenti con l'ASP di Trapani. Naturalmente i sopralluoghi e i contatti umani sono iniziati molto tempo prima. Quest'ultimo aspetto, il desiderio delle persone “particolari” che vivono quotidianamente la Cittadella della Salute, il Dipartimento di Salute, sono stati l'aspetto fondamentale che ha messo noi e l'Ente (le persone che lo compongono) su una stessa direzione. Detto in lingua burocratica, cambiare la destinazione d'uso di alcuni spazi, ma l'obiettivo principale è quello di creare uno stato d'integrazione e di vitalità attraverso dei processi artistici/sociali. Non è certo secondario il fatto che l'ASP di Trapani abbia sposato l'idea di dare al territorio (Trapani, Erice, Paceco, Custonaci, Buseto Palizzolo ecc) un Teatro, anzi un Centro Polivalente con una moltitudine di spazi esterni immersi nel verde. Nei fatti, in questi primi mesi, al di là del nero su bianco... possiamo dire con giustezza... sta avvenendo una trasformazione significativa grazie alle persone che desiderano per tutta la collettività e per il territorio uno spazio del genere... libero, non di facciata, nella sostanza. Questo lo si evince già dai procedimenti e dalla formazione spontanea di un’equipe eterogenea che lavora quotidianamente: pazienti, dottori, infermieri, operai, volontari, rappresentanti di associazioni sociali e culturali, ragazzi... persone. Quello che ci accomuna è la realizzazione, più che di luoghi fisici, di spazi sociali senza delimitare la cultura a forma di rappresentazione e consumo. Lì prima c’era il manicomio, dentro Palazzo Carrubo c’era un reparto maschile, negli spazi dove sta nascendo il Teatro c’era il refettorio, la cucina, alcuni laboratori artigianali e chiaramente l‘infermeria. L’allestimento in atto è una realizzazione collettiva con la nostra direzione artistica, stiamo utilizzando tutto ciò che è inattivo all’interno dei beni mobili dell’ASP e al tempo stesso stiamo curando, con gli operatori dell’azienda, la natura che ci circonda: pineta, alberi, giardini, uliveto, vigneto ecc. Tutto si sta rinnovando... prima il Teatro, nel frattempo, stiamo sviluppando altri progetti d'inclusione e trasformazione che sveleremo appena sono in atto. Ovviamente gli anfitrioni e i lavoratori saranno un gruppo integrato di persone, agevolando l’inserimento lavorativo di persone con disagi o con diversità. Ovviamente la concreta partecipazione al lavoro di uno spazio pubblico, è un percorso per stare bene e aiuta ancor di più se gratificato da un riscontro economico. Nobilita... ed abilita chiunque, in questo caso premia anche l’eccellenza rappresentata dalla loro sensibilità e cura nel fare le cose.

Un passo alla volta... intanto l'inaugurazione è stata un passaggio iniziale significativo... per il numero e le qualità degli intervenuti... a prescindere dal ruolo sociale. Tutto è avvenuto con luminosità... gli interventi del vicepresidente del'ARS On.le Giuseppe Lupo e della senatrice Pamela Orrù, sono stati leggeri ma profondi. Gli altri ospiti, il dottore Franco Manno e Piero Macaluso del Teatro Zeta di Termini Imerese hanno condiviso le loro analisi rispettivamente sulla riabilitazione e sulla gestione di spazi sociali. Silvia Vitali ha portato la poesia con un suo racconto. Poi il Buffet (preparato dal Centro Diurno, dalla CTA, dalla Compagnia con la sponsorizzazione/preparazione dell'azienda di pasta artiginale di Margherita Bonventre) e durante la cena il confronto tra tutti su come interagire con il territorio... Un buon inizio.

 

Il protocollo d'intesa con l'ASP di Trapani

Il 21 febbraio 2017 è stato firmato un protocollo d’intesa tra il Teatro Di Fuori ONLUS e l’ASP di Trapani, sottoscritto e sostenuto dal Direttore Generale. Questo atto ufficiale è il frutto di una reale corrispondenza d’intenti e di azioni da intraprese tra la Compagnia, l'Azienda e il Dipartimento di Salute Mentale è stato recentemente rinnovato per un triennio dal Direttore Generale dimostrando che l'Azienda è pienamente solidale con il progetto e con il percorso di riabilitazione innovativa in atto.

Il nostro percorso con la Salute Mentale inizia nel 1998 con il laboratorio Il Racconto dei Silenzi sulla narrazione e sulla comunicazione corporea, rivolto agli ospiti delle Comunità Alloggio per degenti degli ex Ospedali Psichiatrici e fu fortemente voluto dal Direttore del DSM di Palermo dott.re Mario Mulè con l’appoggio logistico ed economico del sindaco Orlando. Quel primo laboratorio terminò con una performance allo Spazio Zero dei Cantieri Culturali di Palermo (il più grande) davanti ad un pubblico di oltre 700 persone. In un sol colpo vennero fuori le storie e le vite di queste persone dimenticate nei manicomi, cambiata la gestione di tre comunità alloggio e noi fummo investiti di una responsabilità sottintesa nei confronti delle persone con disagi psicofisici che ad un anno di formazione di un gruppo teatrale genericamente chiamato Teatro dell’Oppresso sezione Sicilia, divenne da quel giorno... Compagnia Teatro Di Fuori – Ricerca e Formazione. Da quell’esperienza una moltitudine di eventi ha accostato il nostro percorso alla riabilitazione, all’abbattimento dello stigma, all’inserimento nella società delle persone con... diversità psichica. Ci siamo impegnati, con la fondamentale collaborazione dei Direttori di Dipartimento di Salute Mentale di Palermo e di Agrigento, Nicola Governanti e Franco Manno, con vari Assessori Provinciali, diversi Sindaci, medici, educatori e volontari di ogni provenienza per la prevenzione di situazioni e malesseri socio/ambientali determinatori di disagi. In questo una menzione particolare va al Dott. Pippo Sciacca creatore con noi di un’utopia chiamata Centro Polivalente ISIL all’interno dell’Ex O.P. di Palermo, dal 2001 al 2007 fu lo spazio più sociale, culturale e... vivo dell’intera città. Oggi è in uno stato di quasi totale abbandono.

Ora e Qui... Trapani... siamo partiti tempo fa dall'incontro con Mariella Fiorino, volontaria dell'Associazione Astarte presentataci da Silvia Vitali, nostra ex allieva. La prima persona che abbiamo incontrato è stata la dott.sa Mandolia, capo dipartimento del DSM. Nello stesso giorno abbiamo conosciuto il Dott. Angelo Panzica, responsabile della CTA e del Centro Diurno. Uscendo ci siamo detti... si può/deve fare. Possiamo quindi confermare, in piena consonanza con loro e le prime associazioni incontrate gli impegni più decisivi in questo in questa prima fase:

- La costruzione di un gruppo integrato di persone che lavori attorno ad un progetto comune, in questo caso un atelier teatrale permanente, come lo è stata la compagine di “Officina Coscienza” dal 2005 al 2008 a Palermo;

- La formazione e l’aggiornamento delle persone che lavorano nell’ambito del disagio psicofisico e della pedagogia con Corsi, Lab, Stage e Atelier in particolar modo con le tecniche del Teatro dell’Oppresso e di Teatro Terapia;

- Riconsiderare/vitalizzare lo spazio interno e gli esterni della Città della Salute di TP partendo dal considerevole patrimonio architettonico e ambientale. Oltre l’allestimento, il coinvolgimento di artisti, delle associazioni, dei media, la promozione di eventi ecc... rimane fondamentale l’integrazione tra la città, il fuori con il dentro, le persone che non saranno più pazienti in un luogo, ma i coprotagonisti attivi di un percorso culturale e sociale per l’intera collettività.

La scelta del nome... Teatro delle Radici... è determinato dalla prima cosa che incontri entrando alla Cittadella della Salute di Trapani... Alberi, Pannelli con Palazzi con nomi di alberi, Palazzi tra gli alberi... radici ovunque. Ma... Teatro delle Radici... è un doppio auspicio... che nasca e che rimanga oltre noi e il ritorno ad una condivisione semplice, di qualsiasi performance o evento con una compartecipazione diretta tra persone come era agli albori del teatro... il rito era preparato e condiviso da tutti.

  • Officina Coscienza Trapani Il laboratorio ha tra gli scopi primari l'inclusione, la reintroduzione nel collettivo sociale delle persone con disagi o disabilità psicofisiche partendo dalla valorizzazione di alcuni aspetti della loro diversità. Come è già stato scritto sopra al momento è in atto il Secondo Modulo del piano d'intervento all'interno del protocollo d'intesa con l'ASP di Trapani in sintonia con l'azione del Dipartimento di Salute Mentale e del CSM. Il percorso è in continua crescita e in taluni casi una vera e propria manifestazione della persona, un superamento dei propri limiti, delle paure e per certi versi una diversa consapevolezza del proprio status anche in termine di valore. Dal punto di vista teatrale, è un vero addestramento finalizzato a creare una compagine di teatro, una Compagnia. Il gruppo- teatro è formato da 22 unità: pazienti psichiatrici, persone con disagi psicofisici, operatori dell'azienda sanitaria, auditori, studenti e volontari. Oltre alle esperienze di laboratorio già descritte, la preparazione dello spettacolo è stata innanzitutto una nuova prassi con un'impostazione professionale coordinata in diciotto giorni di prove mattutine e pomeridiane. Seppur con meno carico di lavoro e responsabilità, il gruppo di Officina Coscienza ha agito come una vera compagnia di Teatro. Per l'attuazione di questo livello di competenza è stata fondamentale la cooperazione dell'Azienda, dal Dipartimento di Salute mentale a tutti gli altri settori interessati. A questi va aggiunta una dinamica e sostanziale assistenza dell'ufficio tecnico e di tutto lo staff coinvolto per l'ulteriore adeguamento dello spazio teatrale. L'apporto di competenze esterne è stato un'ulteriore procedimento di integrazione con il gruppo e con il percorso del laboratorio. Sono andate al di là della semplice committenza le collaborazioni con la Seriservice di Trapani per la realizzazione del materiale grafico promozionale e della brochure descrittiva con le immagini dell'artista Piera Campo (Fine Art Grafica) che ha ritratto e colto l'essenza con straordinarie foto di scena e del dietro le quinte. I costumi, è necessario e giusto evidenziarlo, di grande fattura sono stati realizzati dai pazienti e dagli operatori del Centro Diurno coordinati dall'infermiera Micheletta Strazzera. Nei giorni di prova e delle rappresentazioni, è stata altrettanto pregiata l'organizzazione di tutta l'equipe del Centro diurno dei pranzi per la compagine. È stato un'ulteriore procedimento di aggregazione e accrescimento del senso di accoglienza per tutto il gruppo, quanto per gli altri ospiti del Centro. Le prove e le due performance finali hanno avviato un'evoluzione evidente e brillante. Ha potenziato la consapevolezza del loro lavoro e incrementato il senso di partecipazione a tutte le attività del teatro quanto alla gestione della struttura stessa, inclusi gli spazi antistanti. Il gruppo ha avuto la grande capacità di portare in scena la qualità del lavoro espresso in 10 mesi di percorso, confrontandosi con il pubblico (intervenuto numeroso, attento e caloroso) attraverso un testo tratto da un Premio Nobel e che aveva come protagonisti, perlopiù degli oggetti viventi, difficilissimi da rendere “vivi” e credibili. Moltissime le richieste di informazioni pervenute in merito a prossimi eventi del gruppo e delle attività del Teatro delle Radici. Il gruppo è stato proiettato in una dimensione nuova. Quella attuale, è di una Compagnia nata da poco che crea spettacoli e gestisce gli eventi del Teatro. Mantenendo viva la particolare considerazione verso l'inclusione, la riAbilitazione e la valorizzazione di persone con disagi o diverse abilità. È quello che auspichiamo nel proporvi lo stesso tipo di intervento, in quanto buon esempio di una realtà già ben strutturata.

 

Gli spazi del Teatro delle Radici

Nel caso in cui si voglia usare uno spazio teatrale e ambienti esterni vi diamo un'idea della particolarità dei luoghi dove operiamo. Nato dalla collaborazione e dalla reciproca fiducia con l'ASP di Trapani, il Teatro delle Radici è la casa “fisica” delle attività e delle energie che si presentano non è solo lo spazio del Teatro bensì l'intera Cittadella della Salute. Il Teatro delle Radici è uno spazio polivalente ricavato dal piano terra del palazzo Carrubo, una costruzione liberty nello stile degli ex manicomi di inizio '900. Include anche una sala da 100 posti mobili e uno spazio scenico rimodulabile (notevole dono dei Fratelli Mauro, artigiani del legno). Fuori ci sono, tra gli altri spazi, 4 spiazzali/atri, uno con palcoscenico in pietra e mattoni rossi con un “fondale” naturale di ulivi e palme. Si predispone ad eventi etnogastronomici. Vengono valutate tutte le proposte a carattere artistico, formativo, sociale e gastronomico che abbiano in comune la cultura e una particolare attenzione verso l'inclusione. È l'undicesimo spazio pubblico che la Compagnia trasforma e riconverte, siamo particolarmente lieti d'invitarvi per le nostre attività quanto ad accogliere le vostre iniziative che abbiano le caratteristiche sopra descritte.

Spazi gestiti dalla Compagnia

Palermo:

  • Spazio del Teatro delle Sedie, Via Lungarini 35/37;

  • Ufficio, Salone e Atrio Ottocentesco del Centro Polivalente, Padiglione N° 20 – Ex. O. Psichiatrico Pisani;

  • Teatri, spazi all'aperto e ufficio dell’E.R.S.U, in Viale delle Scienze;

  • Giardino arabo dell’Alloro, Via Alloro – Kalsa;

 

Catania:

  • Teatro Club;

 

Alimena (PA):

  • Casolari, cortili e spiazzi, Contrada Morto;

 

Borgo di Turolifi (CL):

  • Fondaco, cantina, atrio seicentesco e residenza per la Compagnia.

 

Resuttano(CL):

  • Casa della Cultura, Museo Etnoantropologico

 

Montedoro (CL):

  • Centro Sociale Comunale;

 

Enna:

  • Galleria Civica;

 

Trapani:

  • Teatro delle Radici di Palazzo Carrubo, Ex OP di Trapani;

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Direttore Artistico: Turi D'Anca

Organizzazione: 324 6666194 

Teatro delle Radici 0923 472300

Mail: tdfricerca@gmail.com  - tdfteatrodelleradici@gmail.com

Pec: teatrodifuori@pec.it

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Sedi Operative:

  • Teatro delle Radici Palazzo Carrubo (fondato in seguito ad un protocollo d'intesa con ASPTrapani)– Cittadella della Salute, Viale della Provincia N. 2 Erice, Casa Santa,(TP)

  • Casale Storico rurale, Contrada Scacciaferro – tra Alimena e Gangi (PA) -

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