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Čechoviana Sicilianità

Nove Atti Unici racchiusi in tre divertentissime Trilogie:

I Sottomessi - I Falliti - DisAmuri.

Il 2 luglio del 1904, a soli quarantaquattro anni, moriva Anton Pavlovič Čechov.

Come lui stesso teneva a precisare, prima di tutto era un medico di provincia e poi uno scrittore, mai amò definirsi un autore di teatro. Eppure tra i suoi scritti di teatro vi  sono opere tra le più importanti della drammaturgia mondiale.

I personaggi e i contesti di questi brevi capolavori teatrali descrivono il grottesco dell’esistenza, i faceti sentimentalismi, le meschinità dei borghesi, la povertà morale dei nobili, la limitatezza delle autorità e la grande astuzia dei semplici.

Ed ecco che diventa palese la grande consonanza del teatro cechoviano al nostro cosmo siculo, particolarmente alle realtà paesane dall'inizio del novecento ad oggi, in cui l’approfondimento del reale, messo a fuoco, è l’immenso teatro della vita.

La fase del laboratorio di ricerca d’attore in Cechoviana è sulle potenzialità comiche di questi gioielli di ritmo, agilità, leggerezza e invenzione di situazioni ridicole...reali.

La nostra donazione presente è all'interezza del genio di Čechov e alla sua opera che ha sconfitto la morte.

Dal 1999, la Compagnia stabilisce un periodo di ricerca residenziale,  in contiguità integrale, con una comunità di persone, da cui acquisire la memoria della nostra tradizione e dei nostri dialetti; in cambio, allestiamo degli spettacoli con la gente del luogo e i nostri attori.

Con questi orientamenti, nell'estate del 2003, si è avviato Cechoviana Sicilianità, uno studio demoetnoantropologico, durato 40 giorni, con la popolazione di Resuttano (CL), e, soprattutto, con lo straordinario fascino narrativo dei suoi anziani, che costituiscono il quaranta per cento degli abitanti.

Nei nove atti unici di Čechov, la tradizione, la religione e i costumi sono quelli della Russia di fine Ottocento; nei riallestimenti, divisi in tre trilogie a tema, siamo nella Sicilia Rurale degli anni ’30, ’40 e ’50,  sostenuti dalla veridicità di costumi, scenografie, illuminazione, musiche, strumenti, oggetti, animali e dei dialetti (dieci).

Le messa in scena, che peraltro prevede l’allestimento integrale dei luoghi fisici, sono mirate alla diffusione del patrimonio culturale siciliano, attraverso la trasmissione di memorie ed eventi storici, nonché all'incremento di un itinerario turistico etno antropologico.

Ogni trilogia è congegnata con un gioco di liminalità, rivelata, tra il percepibile e il vissuto scenico  che è assecondato dai protagonisti dell’atto unico dell’iniziale, che presenti nel presente del pubblico, raccontano gli antefatti, l’epoca e le biografie dei personaggi che “appariranno” nel corso della serata.

Il ritmo e l’impostazione teatrale sono una dedica all'epoca del Vaudeville ed a coloro i quali la resero celebre: Totò, Peppino, i Fratelli Marx e Charles Chaplin.

Gli spettacoli hanno la caratteristica di essere partecipati, a 360 gradi, con estrema ilarità, sia da un pubblico popolare che da una platea colta e  prevedono un coinvolgimento “attivo” dei partecipanti.

Uomini “ridotti all'ubbidienza” dalle rispettive mogli o dal fascino del gentil sesso.

Sul Danno del Tabacco
Mischinazzu

da Tragico suo Malgrado

da l'Orso

Vite segnate da catastrofi.

L'Arterie sù

da Il Canto del Cigno

A nuttata avanti u’ Prucessu

da La notte prima del processo

da L’Anniversario

L’Anniversariu
E Buona Sera

Quando l'amore è un compromesso.

Rischi d'amore

I Ziti

da Le nozze

da La proposta di matrimonio

U' Grezzu (Riallestimento 2022)

Ora e Qui... dopo due allestimenti integrali di piazze ad agosto, due anteprime a settembre e dieci performance nei weekend di ottobre, sono avvenuti dei cambiamenti significativi. Il Teatro delle Radici si sta creando un pubblico attivo, interessato e pronto ad interagire, il livello di crescita dell'allestimento è costante (non abbiamo fatto una replica uguale) e la dimensione della nostra ricerca con il pubblico di spett-attori è una riproposizione del Teatro Studio che i registi pedagoghi russi attuarono subito dopo la Rivoluzione, condividendo gli spettacoli in costruzione con un pubblico limitato di 25 persone massimo, in rappresentanza di tutte le classi sociali e con differenti età. Le succitate Recensioni del Pubblico (pubblicate con data della recita, nome e plausibilmente connotato professionale dello scrivente... in taluni casi con loro foto) sono piccole, grandi, profonde rivelazioni della necessità e del desiderio di... Teatro, Arte e... aggiungerei voglia di condividere percorsi come il nostro, che aggiungono il sociale alle altre possibilità dell'Arte. Anche la consapevole recensione e i servizi dei giornalisti che dopo aver partecipato ne hanno colto la dimensione, sono state un passaggio luminoso. Per questo, mentre "U Grezzu" si prepara per il progetto Teatri di provincia e per le platee numerose, a novembre vogliamo continuare nei pomeriggi delle domeniche, l'esperienza intima dell'allestimento al Teatro delle Radici. Anche per sentire e vedere ancora la gente che riconosce uno spazio teatrale come un luogo da vivere e frequentare.

Abbiamo il piacere di condividere con voi un ulteriore tratto del nostro percorso, ma ancor di più di invitarvi a venire allo spettacolo, in Teatro e se dovesse meritare di recensirla come esperienza diretta, ritrasmetterla...

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- Quattro domeniche con Čechov -

“U GREZZU”

Da Cechoviana Sicilianità, Prima trilogia “I Sottomessi”-

A Novembre le domeniche al Teatro delle Radici

Da domenica 6 novembre 2022 al Teatro delle Radici, Palazzo Carrubo (Palazzo N. 20 - Cittadella della Salute, Erice Casa Santa), spettacolo “U Grezzu”, Liberamente ispirato a “L'orso” di Anton Čechov con allestimento integrale del Teatro-

Tutte le domeniche di Novembre:

6 – 13 – 20 – 27 alle h 19,00

-[ Per un pubblico di 36 persone ]-

Info e Prenotazioni TEL. 324 6666194 e (Whatsapp) Teatro delle Radici 0923 472300

MAIL: tdfteatrodelleradici@gmail.com

Recensioni de "Ad Ottobre a cena con Čechov" al Teatro delle Radici https://www.facebook.com/direzioneartisticateatrodifuoriteatrodelleradici

https://loftcultura.it/.../ad-ottobre-a-cena-con-cechov.../

Sul web:

Servizio TeleSud https://www.youtube.com/watch?v=yk2uc8Rsg9I...

Recensioni https://41440132-71f1-4918-b54d-6651ddeff3c7.filesusr.com...

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- PresentAzione -

Vi presentiamo uno dei più popolari allestimenti comici del Teatro Di Fuori tratto da Cechoviana Sicilianità, uno studio tematico con la popolazione di Resuttano (CL) e vincitore di numerosi premi e targhe di riconoscimento. Molti sono gli argomenti che ‘U Grezzu tocca, la decadenza del feudo nobiliare e l’inizio del riscatto dei mezzadri, l’irrisione del fascismo…ma la tematica principale degli atti in questione altra non e che l’epico scontro tra due realtà opposte, ma destinate ad unirsi… l’uomo e la donna. Il linguaggio usato, cosi come i costumi, sono originali dell’epoca e sono frutto di uno studio demoetnoantropologico fatto con gli anziani di Resuttano, alcuni dei quali hanno ispirato i protagonisti di questa nuova rivisitazione della Compagnia Teatro Di Fuori. Non a caso, infatti, le improvvisazioni create dagli attori per ricostruire le biografie dei personaggi siano state realizzate a diretto contatto con il pubblico… “in mezzo alla gente”, coinvolgendo l’intera popolazione nell’epoca dell’allestimento ed assimilando da loro quanto più possibile. È diventato palese nella nostra ricerca la grande consonanza del teatro cechoviano al nostro cosmo siculo, particolarmente alle realta paesane dall’inizio del novecento ad oggi, in cui l’approfondimento del reale, messo a fuoco, rivela l’immenso teatro della vita. La fase del laboratorio d’attore di Čechoviana Sicilianità è sulle potenzialità comiche degli atti unici del grande autore russo, gioielli di ritmo, agilità, leggerezza e invenzione di situazioni bizzarre... tanto verosimili da averci permesso di trovare riscontri nella realtà storica raccontata dai vecchi. Questo studio con la popolazione di Resuttano ha ricevuto molti apprezzamenti per l’alto valore sociale da parte del comune di Resuttano, gli encomi da parte di due pro Consoli russi (“Tra i migliori lavori realizzati sull'opera di Čechov...”) e inoltre da parte del Ministero dei Beni Culturali per l’unicità dell’intervento demoetnoantropologico. Ritenuta una vera “bombe comica, adatto ad ogni genere di pubblico, ‘U Grezzu e riconducibile ad ogni epoca e luogo rimanendo attualissimo nei temi. Diventano cosi la vita che si fa teatro… ciò che Čechov auspicava. La ripresa di questo atto unico e il preludio al riallestimento delle tre trilogie di Cechoviana Sicilianita:

I Sottomessi, I Falliti e DisAmuri.

Il prossimo anno ricorre il ventennale di questa esperienza unica con l'intera popolazione di Resuttano, a marzo uscirà il libro e torneremo li in estate per ricostruire sia gli spettacoli che le tappe dello studio con l'intera cittadinanza. Intanto abbiamo restaurato e porteremo in giro “U Grezzu” che ha più tappe in programmazione e sono tutte allestimenti integrali degli spazi. Nell'immediato siamo a casa nostra, al Teatro delle Radici di Trapani per tutti i weekend di ottobre partendo da sabato 1. Vi invitiamo a vederlo per le particolari caratteristiche di universalità della fruizione e le connessioni con il nostro/vostro territorio che vi risulteranno evidenti nella partecipazione allo spettacolo. Si perché non sarete solo fruitori, ma spett-attori... come diceva Augusto Boal, un Maestro e fondatore del Teatro dell'Oppresso. E se qualcuno si poneva il dubbio che nel nostro territorio non si capisse questa particolare azione teatrale, le recensioni che hanno pubblicato sin'ora le platee intervenute agli allestimenti, sono una visione personale della loro esperienza ma anche doni illuminanti sulle necessità e i desideri culturali della cittadinanza. Anche perché la stampa nelle prime due settimane è come se non avesse ricevuto il nostro comunicato, dichiaratamente ignorato.

L'esperienza e l'abnegazione per la costruzione di un personaggio comico fisicamente difficile da sostenere di Paola Pedone, partecipante dal 2017 al gruppo di Teatro Terapia e utente del Centro Diurno del DSM di Trapani aggiunto al grandissimo talento di Sophia Napoli, sono già oggetto di ammirazione per chi le ha viste ("Bravissime" è una costante nei complimenti finali delle performance e nelle recensioni), ma è anche un esempio concreto d'inclusione e di determinazione a migliorarsi.

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